31 mar 2012

A-mici

avete già letto da qualche parte del blog che adoro i mici? :)
Sono un'amante dei felini da quando ero piccina e penso che anche i gatti lo percepiscano ;)
quando torno dalle vacanze tra le mie foto non mancano quelle di gatti extrariminesi :D
mi piace il loro modo leggiadro e scattante, i loro occhietti furbi e svegli tanto quanto le posizioni che assumono mentre si fanno intere giornate di relax spaparanzati sul divano/letto.
Quando vivi con un gatto inizi a capire il suo linguaggio. Come con un bambino quando ancora non parla, il felino si fa capire!!! Ad ogni "richiesta" corrisponde un atteggiamento diverso, tanti miagolii o versi, tipo "RRU"...hihhi...che strani personaggi i miei A- mici.

D.A.P.

Se state leggendo queste righe probabilmente sapete cos'è il DAP, oppure state solo curiosando in questa pagina...beh allora vi racconto un pò!!!

DAP è l'acronimo di DISTURBO da ATTACCO di PANICO, di seguito aggiungo una breve spiegazione dei sintomi.
Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente. Sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi, quali palpitazioni, giramenti di testa, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.
Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un’esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, almeno la prima volta. E’ ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante.
Il singolo episodio, quindi, sfocia facilmente in un vero e proprio disturbo di panico, più per "paura della paura" che altro. La persona si trova rapidamente invischiata in un tremendo circolo vizioso che spesso si porta dietro la cosiddetta "agorafobia", ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto nel caso di un attacco di panico inaspettato.
Diventa così pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via.
L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente e la persona diviene schiava del suo disturbo, costringendo spesso tutti i familiari ad adattarsi di conseguenza, a non lasciarlo mai solo e ad accompagnarlo ovunque, con l’inevitabile senso di frustrazione che deriva dal fatto di essere "grande e grosso" ma dipendente dagli altri, che può condurre ad una depressione secondaria.
La caratteristica essenziale del Disturbo di Panico è la presenza di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati, seguiti da almeno 1 mese di preoccupazione persistente di avere un altro attacco di panico.
La persona si preoccupa delle possibili implicazioni o conseguenze degli attacchi di panico e cambia il proprio comportamento in conseguenza degli attacchi, principalmente evitando le situazioni in cui teme che essi possano verificarsi.
Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato, cioè si manifesta "a ciel sereno", per cui il soggetto si spaventa enormemente e spesso, ricorre al pronto soccorso; poi possono diventare più prevedibili.
Per la diagnosi sono richiesti almeno due attacchi di panico inaspettati, ma la maggior parte degli individui ne hanno molti di più.
Gli individui con DAP mostrano caratteristiche preoccupazioni o interpretazioni sulle implicazioni o le conseguenze degli attacchi di panico. La preoccupazione per il prossimo attacco o per le sue implicazioni sono spesso associate con lo sviluppo di condotte di evitamento che possono determinare una vera e propria Agorafobia, nel qual caso viene diagnosticato il Disturbo di Panico con Agorafobia.
Di solito gli attacchi di panico sono più frequenti in periodi stressanti. Alcuni eventi di vita possono infatti fungere da fattori precipitanti, anche se non indicono necessariamente un attacco di panico. Tra gli eventi di vita precipitanti riferiti più comunemente troviamo la separazione, la perdita o la malattia di una persona significativa, l’essere vittima di una qualche forma di violenza, problemi finanziari e lavorativi.
I primi attacchi si verificano di solito in situazioni agorafobiche (come guidare da soli o viaggiare su un autobus in città) e comunque spesso in qualche contesto stressante.
Gli eventi stressanti, le situazioni agorafobiche, il caldo e le condizioni climatiche umide, le droghe psicoattive possono infatti far insorgere sensazioni corporee che possono essere interpretate in maniera catastrofica, aumentando il rischio di sviluppare attacchi di panico e disturbi di panico.

Vi parlo di DAP perchè ne ho sofferto e nei prossimi post vi racconterò la mia esperienza :)

chi è La SOStenibile leggerezza VEG?

perchè SOSTENIBILE? perchè LEGGEREZZA? perchè VEG?
ma soprattutto perchè LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA VEG?
il "nome" di questo blog è un rimando al titolo di un libro molto famoso, da qui vorrei far emergere il mio piacere per la lettura. sono una divoratrice di libri quando mi ci metto, ma sono incostante in questo perchè ho tanti altri interessi e a volte leggo libri universitari :) approfondisco le mie conoscenze...
"S.O.S sostenibile" è ciò che vorrei urlare al mondo, a tutte le persone che non hanno nemmeno voglia di fare la raccolta differenziata perchè sono egoiste e non pensano alle generazioni future. ho imparato a conoscere il significato di questa parola all'università, e adesso che ho più sensibilità e soprattutto più consapevolezza, vorrei mettere in pratica il più possibile questo pensiero "altruista" e cercare di sensibilizzare tantissime persone facendo capire che sostenibilità dovrebbe essere il buon senso, e non un sacrificio.
VEG è il diminutivo di vegetariana (vegana moderata).
Ora manca il significato della parola LEGGEREZZA, che da sola potrebbe non aver significato ma ce l'ha :) niente è a caso in questo nome! chi è sostenibile infatti dovrebbe sentirsi più leggero pensando alle generazioni future, dovrebbe sentirsi un briciolo meno in colpa quando si sente parlare di sprechi. se pensiamo che il nostro singolo contributo non serva a nulla sbagliamo, perchè se uniamo tutti i piccoli contributi dei singoli, possiamo costruire un mondo sostenibile!!! una persona veg è sostenibile per definizione, ma è anche più leggera, sia fisicamente che eticamente!